Disse una volta un mio amico.
E' così, non c'è niente da fare purtroppo. Cerchi quell'abbraccio, quel calore, il suo modo di toccarti, di darti un pugno per sbaglio. E non lo trovi da nessuna parte.
E allora ti siedi sempre allo stesso bar, ogni sera, sempre sullo stesso sgabello, a bere sempre lo stesso whiskey economico. In attesa.
Perché sai che l'unica donna che ti toglie il fiato è lei. Le altre sono solo stupide imitazioni.
In una eterna sensazione di mancanza, che ormai ti fa quasi piacere, ormai non riesci più a separartene. E' diventata un'abitudine pensare ai "se", e quasi non fai più caso ai "quando".
Bah, anche i figli di puttana hanno un cuore. Insomma, da qualche parte deve essere nascosto. O forse è semplicemente un desiderio di decadenza e autodistruzione. E quale maniera migliore se non quella di desiderare e rimanere perennemente insoddisfatto.
Wilde diceva che la sigaretta è il piacere perfetto, dura poco e ti lascia insoddisfatto. Il piacere di quella sigaretta non lo provo con nessun'altra. E' unica.
Cammino ancora per le strade, oggi più solo che mai, cercando a tutti i costi di evitare sguardi, di essere invisibile, di nascondermi dietro i miei occhiali da sole. Io non ci sono e, come i bambini, se non vedo voi, voi non vedete me.
Mi accendo un'altra sigaretta.
Josh.
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