sabato 7 febbraio 2009

Senza fiato.

"Per quante donne possano passare nel tuo letto, per quanti capelli tu potrai odorare, per quanti sapori potranno pizzicarti la lingua, per quanti graffi ti strapperanno striscie di pelle, cercherai sempre la stessa cosa Josh. E non la troverai mai."

Disse una volta un mio amico.

E' così, non c'è niente da fare purtroppo. Cerchi quell'abbraccio, quel calore, il suo modo di toccarti, di darti un pugno per sbaglio. E non lo trovi da nessuna parte.
E allora ti siedi sempre allo stesso bar, ogni sera, sempre sullo stesso sgabello, a bere sempre lo stesso whiskey economico. In attesa.
Perché sai che l'unica donna che ti toglie il fiato è lei. Le altre sono solo stupide imitazioni.
In una eterna sensazione di mancanza, che ormai ti fa quasi piacere, ormai non riesci più a separartene. E' diventata un'abitudine pensare ai "se", e quasi non fai più caso ai "quando".

Bah, anche i figli di puttana hanno un cuore. Insomma, da qualche parte deve essere nascosto. O forse è semplicemente un desiderio di decadenza e autodistruzione. E quale maniera migliore se non quella di desiderare e rimanere perennemente insoddisfatto.

Wilde diceva che la sigaretta è il piacere perfetto, dura poco e ti lascia insoddisfatto. Il piacere di quella sigaretta non lo provo con nessun'altra. E' unica.

Cammino ancora per le strade, oggi più solo che mai, cercando a tutti i costi di evitare sguardi, di essere invisibile, di nascondermi dietro i miei occhiali da sole. Io non ci sono e, come i bambini, se non vedo voi, voi non vedete me.

Mi accendo un'altra sigaretta.

Josh.

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